martedì 2 settembre 2014

IL MOERA DI AVELLA: DA LOCANDA A RISTORANTE-ORTO



Se quella dei ristoranti con orto annesso sembra essere una moda globale scoppiata sulla scia di esempi illustri, è pur vero che ci sono realtà da sempre naturalmente vocate all’autoproduzione, all’utilizzo di ingredienti che seguono il ritmo di vita della natura e alla salvaguardia del territorio in cui sono inserite.
La svolta de Il Moera, lungi dall’essere una mera imitazione delle tendenze del momento, è il risultato di un percorso già intrapreso da tempo. A partire da questo finale di stagione estiva infatti, ci sono alcune novità riguardanti il ristorante di Avella guidato dallo chef patròn Francesco Fusco e sua moglie Diana.

Francesco Fusco
 
Nuovo nome, da Locanda a Ristorante-Orto; nuovo logo, che si rifà all’antico popolo greco, i Moera, fondatore del primo nucleo abitato di Avella, ma con il tocco green della vanga; nuovo orto (frutto di mesi di appassionato lavoro), visitabile dai clienti, in grado di provvedere quasi completamente all’intero fabbisogno del ristorante, e nuovo menu - dedicato ai piatti della tradizione e, ovviamente, ai prodotti dell’orto - che va ad affiancare quello dei piatti più creativi.
Una garanzia di freschezza, genuinità e rispetto della stagionalità raramente riscontrabile altrove.
Il nuovo progetto è stato presentato in anteprima alla stampa enogastronomica domenica 31 agosto, in una splendida giornata di sole che ha visto il combinarsi di natura, cultura e buona cucina.
L’occasione ha fornito l’opportunità per una visita guidata all’anfiteatro romano di Avella in compagnia della dottoressa Ida Gennarelli, responsabile dell’Ufficio Archeologico di Avella, e del sindaco Domenico Biancardi.
L’Anfiteatro, che si appoggia alle mura orientali della città di Avella, è tra i più antichi della Campania, simile per dimensioni a quello di Pompei. 

Anfiteatro romano di Avella
 
Al ristorante siamo stati accolti da una splendida tavolata all’aperto imbandita con tanta coloratissima frutta e verdura, che nella composizione ricordava lo stile manieristico di Arcimboldo!


Merito di un orto didattico curatissimo, dalla denominazione fiscale Azienda Agricola delle Centurie.

Francesco, Giuseppe e Diana Fusco

Un aperitivo “verde” preparato con ingredienti praticamente a centimetro zero ha predisposto al meglio lo stomaco per il pranzo successivo: Fiori di zucchine fritti in pastella, zucchine alla scapece (precedentemente essiccate al sole prima di essere fritte) e arancino di melanzane su passata di corbarino e scaglie di cioccolato fondente. 

Fiori di zucchine fritti
Zucchine alla scapece
Arancino di melanzane, passata di corbarino e cioccolato fondente

Per questa circostanza, lo chef Francesco Fusco è stato aiutato ai fornelli dal nipote Matteo De Masi, ex concorrente della prima edizione italiana della trasmissione televisiva Junior MasterChef.

Francesco Fusco e Matteo De Masi
  
Dalla loro cucina sono venuti fuori tanti piatti curatissimi, dai sapori autentici e dalla provenienza ultrasicura!
In apertura, Vellutata di cavolfiore, mallone montorese e scampo croccante. Il mallone è un tipico piatto tradizionale di Montoro (come ci ha spiegato la sempre sorridente Diana, che è originaria proprio di quella zona), preparato con verdure miste, patate ed erbe spontanee.

Vellutata di cavolfiore, mallone montorese e scampo croccante
 
A seguire, il trittico composto da Flan di zucca e spuma di parmigiano, Parmigiana bianca di melanzane con salsicetta e Caso moscio (formaggio di latte di pecora, di produzione locale) con pesto di aglio orsino e pane affumicato.

Flan di zucca e spuma di parmigiano; Parmigiana bianca di melanzane; 
Caso moscio, aglio orsino e pane affumicato

Come primo, Ravioli di patate e provola, baccalà e polvere di olive nere (provenienti dagli ulivi circostanti) essiccate al forno.

Ravioli di patate e provola, baccalà e polvere di olive nere
 
Un riuscito connubio di temperature e consistenze quello trovato nel Galletto ruspante, crema di patate al limone e papaccelle arrostite, volutamente servite meno calde rispetto al pollastro.

Galletto ruspante, crema di patate al limone e papaccelle
 
Francesco Fusco ha inoltre servito Capicollo e Lonza di maiale preparati con le sue mani.

Capicollo e pecorino
Lonza di maiale

Tutto il pasto è stato accompagnato dai panini caldi della casa, alla cipolla e al finocchietto.
La Cialda di frolla con crema all’amaretto, fichi freschi e frutta secca e le mini capresine conclusive confermano quanto lo chef padroneggi con abilità anche l’arte pasticcera.

Cialda di frolla con crema all’amaretto, fichi freschi e frutta secca
Capresine
 
Ambiente accogliente, menu dai prezzi contenuti (si parte da 35 euro) e la certezza di conoscere ciò che si mangia: ben ritrovati al Moera!



Il Moera Ristorante-orto
Via delle Centurie – Avella, Avellino
tel. 081/8252924

La nostra precedente visita a Il Moera: http://allassaggio.blogspot.it/2013/11/locanda-il-moera.html

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