giovedì 28 agosto 2014

SAPORÈ DI RENATO BOSCO




Aprire per la prima volta il menu di Renato Bosco può risultare piuttosto spiazzante, soprattutto per noi partenopei abituati alla unica-sola-immutabile pizza napoletana.
Pizza soffice. Pizza croccante. Pizza friabile. Pizza tradizionale. Cosa saranno mai???
Niente panico. Bisogna sgombrare la mente, non fare paragoni tra prodotti indiscutibilmente diversi e prepararsi ad affrontare un’esperienza gustativa tutta nuova.
È con questo spirito che abbiamo vissuto il nostro pranzo da Saporè: lasciandoci andare a sapori e consistenze tutti da scoprire.
Il lavoro di Renato non ci era del tutto ignoto, avendolo già incontrato in alcune manifestazioni enogastronomiche (qui e qui). Ma è solo andando a casa di questo pizzaRicercatore (e magari più di una volta!) che si può apprezzare al meglio il suo operato. 

Renato Bosco
 
Gli adiacenti Saporè Pizza e Cucina e Saporè Asporto, entrambi insigniti del massimo riconoscimento da parte della guida Pizzerie d’Italia 2014 del Gambero Rosso, si trovano a San Martino Buon Albergo, a brevissima distanza da Verona, ai civici 55 e 53 di via Ponte.
L’ambiente del locale per la degustazione è ben distante da quello delle pizzerie classiche: un alternarsi di tavolini moderni e vecchie scrivanie di legno scompagnate, sedie di varia foggia e misura, credenze decapate, lampadari dalla nuda struttura a vista.

Saporè Pizza e Cucina

Sul grande banco centrale vi sono invece lievitati e marmellate della casa e tanti prodotti di qualità (farine, miele, caffè, bibite), tutti in vendita.

Marmellata di peperoni
Marmellata di cipolle di Tropea
Marmellata di fichi
 
Veniamo alle pizze. Nel tentativo di sperimentare quanto più possibile, abbiamo preso tre tipologie diverse.
Crunch: Pizza con impasto alla romana, ovvero pizza croccante cotta in teglia servita a trancio, da noi scelta con topping di patate e ricotta affumicata (ma quel giorno c’era anche con fichi freschi e burrata), accompagnata da chips di patate; un equilibrato connubio di morbidezza e croccantezza alla masticazione. 

Crunch: Patate e ricotta affumicata; chips di patate
 
Doppio crunch: stesso impasto della precedente, doppio strato imbottito con mortadella, misticanza e Straccon veronese, servita con chips di carote.

Doppio crunch: mortadella, misticanza e Straccon veronese; chips di carote
 
Aria di pane: pizza alta e soffice preparata con solo lievito madre, e condimenti adagiati sulla superficie fuori dal forno (burrata pugliese e prosciutto crudo di Parma), servita con cialde di riso venere. 

Aria di pane: burrata pugliese e prosciutto crudo di Parma; cialde di riso venere
 
Nel menu serale c’è anche la pizza in pala, impasto fragrante da 50 centimetri servito direttamente sulla pala.

 
Da sottolineare la grande attenzione di Renato Bosco nella scelta delle farine, nei numerosi tipi di impasto (anche con idrolisi dell’amido) e nell’utilizzo combinato o esclusivo di lievito di birra e pasta madre, che rivelano la sua attitudine e la sua padronanza per i lievitati di ogni genere, dalla pizza, al pane, alla pasticceria. Infatti, anche il capitolo dedicato ai lievitati dolci è di quelli felici: panettoni e colombe col marchio “Figli di Pasta Madre Viva” sono opere di grande eleganza, ben alveolate e perfettamente bilanciate all’olfatto e al palato. Tant’è vero che Renato partecipa con ugual successo ad eventi legati sia alla pizza (è anche protagonista del format “Pan per focaccia” su AliceTv) che ai lievitati di pasticceria.
Del resto, il panettone è una grandissima eccellenza italiana: perché limitarsi alla sua produzione solo a Natale? Ben vengano le manifestazioni e la vendita tutto l’anno!

Panettone di Renato Bosco
 
Non potevamo di certo tornare a Napoli a mani vuote, e così ci siamo portati a casa una colomba con cioccolato al latte e amarene e un vasetto di marmellata di fichi (dalla lista degli ingredienti cortissima: fichi, zucchero di canna, limone).
Continueremo sicuramente a seguire il grande lavoro di ricerca e sperimentazione di Renato Bosco, nella speranza di assaggiare quanto prima altre sue creazioni.
  

Saporè
Via Ponte 55/a – San Martino Buon Albergo, Verona
tel. 045/8781791



ENGLISH VERSION
To open for the first time the menu of Renato Bosco can be quite unsettling, especially for Neapolitans accustomed to only-single-immutable Neapolitan pizza.
Soft pizza. Crisp pizza. Crumbly pizza. Traditional pizza. What are they???
Do not panic. You have to clear your mind, do not make comparisons between different products and prepare to face a new taste experience.
It is in this spirit that we have lived our lunch at Saporè: letting us go to flavors and textures to discover.
We already knew the work of Renato, having met him in some food events. But it is only going to the house of this pizzaResearcher (and maybe more than once!) that you can better appreciate his work.
The adjacent Saporè Pizza e Cucina and Saporè Pizza Takeaway, both awarded the highest recognition by the Guide of Italian Pizzerias 2014 by Gambero Rosso, are located in San Martino Buon Albergo, a short distance from Verona, at numbers 55 and 53 Via Ponte.
The ambience of the room for the tasting is very far from that of classic pizzerias: an alternation of modern tables and mismatched old wooden desks, chairs of various shapes and sizes, cupboards, chandeliers with bare exposed structure.
On the big central bank there are leavened bread-like cakes and homemade jams, and a lot of quality products (flour, honey, coffee, soft drinks), all for sale.
Let’s talk about the pizzas. In an effort to experience as much as possible, we took three different types.
Crunch: PizzaRoman dough” style, or baked crispy pizza served by the slice; we have chosen topping with potato and smoked ricotta (but that day there was also with fresh figs and burrata), accompanied by potato chips; a balanced mix of softness and crispness to chewing.
Double crunch: the same dough of the previous, double layer filled with mortadella, salad and Veronese Straccon, served with carrot chips.
Bread air: high and soft pizza made with only Sourdough, and seasonings put on the surface out of the oven (burrata from Puglia and Parma ham), served with black rice waffles.
In the evening menu there is also a fragrant dough 50 cm size served on the peel.
It’s important to highlight the attention of Renato Bosco in the choice of flour, in the many types of dough (also with hydrolysis) and the use of exclusive or combined yeast and sourdough, which reveal his attitude and his mastery for the leavened of every kind, pizza, bread, pastry. In fact, even the chapter on leavened cakes is successful: Panettone and Colomba under the trademark “Sons of Sordough” are works of great elegance, well-alveolated and perfectly balanced on the nose and palate. So much so that Renato participates with equal success to events related to both the pizza (it is also the protagonist of the format “Pan per focaccia” on AliceTv) that the leavened pastry.
Moreover, the panettone is a great Italian excellence: why limit its production only at Christmas? The events and sales throughout the year are desirable!
We couldn’t certainly go back empty-handed to Napoli, and so we brought home a Colomba with milk chocolate and cherries and a jar of fig jam (with the very short list of ingredients: figs, brown sugar, lemon).
We will certainly continue to follow the great work of research and testing of Renato Bosco, hoping to taste as soon as possible his other creations.

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