mercoledì 30 luglio 2014

ASSAGGI DI CINEMA – ONE SCENE ONLY 2




Dopo il primo excursus (qui), ancora una parata di film nei quali il cibo compare per poche, ma significative scene.


BIANCANEVE E I SETTE NANI

La storia della mela avvelenata è celeberrima, ma ricordate anche la torta di uva spina, che Biancaneve prepara attorniata da uccellini e scoiattoli cantando “Il mio amore un dì verrà”?
Zampette in pasta!

 
QUANDO LA MOGLIE È IN VACANZA

L’irresistibile Marilyn riesce a sedurre anche inzuppando le patatine fritte nello champagne, ed è subito mito.
Cibo e leggenda a confronto. 


IL DORMIGLIONE

Cibo solo raccontato e scarsamente esibito in questa commedia giovanile di un Woody Allen capellone, che interpreta Mike Monroe (Miles nell’originale), clarinettista - nonché comproprietario del ristorante vegetariano “Sedano allegro” - ibernato nel 1973 e risvegliato 200 anni dopo.
Il futuro è dominato da cibi grassi e proteine, ora ritenuti salutari, ma anche da pudding liofilizzati (che il nostro eroe fa crescere a dismisura) e frutta gigante.
Cibo avveniristico.

  
C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA

Da segnalare la “scena del dolce”: il giovanissimo Patsy acquista un dolcetto con panna e ciliegina che avrebbe dovuto garantirgli le “attenzioni” della bella Peggy, spendendo ben 5 centesimi, ma non riesce a resistere e lo divora avidamente.
Quando la panna ha la meglio sulle tentazioni della carne.

 
HEARTBURN - AFFARI DI CUORE

La giornalista gastronomica (e brava cuoca) Rachel deve fronteggiare problemi coniugali con l’impenitente Mark. Dopo mille tribolazioni, la conclusione del matrimonio sarà affidata a una torta alla panna, che invece di andare sulla tavola degli ospiti finirà dritta sulla faccia del marito fedifrago.
Il cibo punitore.

 
EMMA

Il passatempo preferito della giovane aristocratica Emma Woodehouse ad Highbury è creare coppie e combinare matrimoni, tra ricevimenti, salotti e tazze di tè.
Tè e crinoline.

  
PANE E TULIPANI

Dopo essere stata dimenticata in autogrill nel corso di una gita in pullman, la pescarese Rosalba si ritrova a Venezia grazie a un passaggio. Al ristorante Marco Polo in cui si reca per mangiare, l’impeccabile cameriere Fernando la informa che la cuoca ha avuto un attacco di appendicite, e quindi possono offrirle solo piatti freddi (nella fattispecie: tonno, fagioli e uova sode). Il giorno seguente, la scena si ripeterà (stavolta con mozzarella, pomodori, olive e acciughe). Sarà l’inizio di un nuovo percorso…
Un piatto freddo può cambiarti la vita.

 
SE SCAPPI, TI SPOSO

Maggie Carpenter, la “sposa che scappa”, smarrisce talmente tanto se stessa nelle storie d’amore (si autodefinisce “partecipe”) da non sapere neanche come preferisce mangiare le uova a colazione, limitandosi a fare le stesse scelte del partner di turno.
Ma è solo una ragazza confusa e spaventata, e capirà che deve concentrarsi sui suoi reali desideri, scoprendo anche (dopo averle assaggiate tutte!) che le piacciono le uova all’ostrica!
Uova e personalità.

 
SPANGLISH

Il protagonista John Clasky è uno chef (anzi, un ottimo chef, a giudicare dalle recensioni che vengono riportate nel film), ma lo si vede ai fornelli in tre sole, brevissime occasioni: al ristorante, a casa (mentre si prepara un sandwich con uova al tegamino) e alla fine, quando cucina per la sua governante Flor, bellezza messicana che parla solo spagnolo della quale si è invaghito.
Il cibo come mero espediente narrativo. 


IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI

Nella Francia degli anni Cinquanta, servire astice con la maionese al proprio capo sembra sempre una buona idea. Ma di fronte alla sua confessione di esser stufo di quel piatto, alla madre di Nicolas non resta altro che portare in tavola i ravioli in barattolo che stava mangiando il figlio in cucina… e servirne uno col segno della morsicatura!
Cibo e status symbol.

  
CLOUD ATLAS

Una delle tante storie di cui è composto il film è ambientata a Seul in un lontano futuro. Nella catena di fast-food Papa Song (una “mangeria”) i consumatori sono assistiti dalle serventi, creature geneticamente manipolate. Queste ultime, per nutrirsi, bevono una sostanza chiamata “sapone”, la quale si rivelerà essere ben diversa dal detersivo…
Il cibo in versione futuristica.

  
LA MIGLIORE OFFERTA

Un unico focus: il raffinato battitore d’asta Virgil Oldman si concede spesso e volentieri cene in un lussuoso ristorante, ma… sempre con indosso i guanti. Un ulteriore segnale della sua misantropia.
Cibo ingessato.


UPSIDE DOWN

Anche in un universo composto da due mondi sovrapposti e rovesciati, dominati da forze di gravità opposte, il cibo ha la sua importanza: i melograni del mondo di sopra sono particolarmente ambiti per la loro succosità, i pancakes possono volare grazie a un polline rosa prodotto da api che si nutrono di fiori di entrambi i mondi, ed inoltre nel mondo superiore spopola il drink “Upside down” che si beve dal bicchiere capovolto.
Il cibo non teme neanche le leggi gravitazionali.




Locandine da web


lunedì 28 luglio 2014

LE PROPOSTE DI FRANCESCO E SALVATORE SALVO



La qualità nella ristorazione passa necessariamente attraverso la stagionalità degli ingredienti. Lo sanno bene anche i pizzaioli, che da qualche tempo hanno iniziato a improntare la varietà dei loro menu sulla reperibilità di alcuni ingredienti in determinati periodi dell’anno.
Tra i pionieri di questa tendenza, Francesco e Salvatore Salvo, titolari dell’omonima pizzeria di San Giorgio a Cremano che recentemente ha ottenuto per la seconda volta consecutiva il massimo riconoscimento assegnato dalla guida “Pizzerie d’Italia” del Gambero Rosso, al quale quest’anno si è aggiunto il premio per la migliore carta dei vini e delle birre.
Nel loro ricchissimo menu con tante sezioni distinte, trova posto l’elenco delle pizze, come pure quello delle birre artigianali, dei vini (anche al calice, con il sistema Enomatic), delle bollicine e dei marsala da potervi abbinare e finanche la lista di fornitori e produttori.
Nessun ingrediente viene considerato secondario: ad ogni singola pizza è stato assegnato uno specifico olio extravergine d’oliva, per un perfetto abbinamento tra ricetta e oli mono o plurivarietali.
Tra i vari antipasti di friggitoria (crocchè non impanati con patate della Comunità del Cibo Slow Food del Taburno e arancini di riso parimenti non impanati), un posto d’onore spetta alla Frittatina di pasta, preparata con bucatini di Gragnano conditi con besciamella e un ripieno al prosciutto cotto, mozzarella di bufala Dop affumicata, pecorino romano Dop e pepe. 

Frittatina di pasta
Crocchè di patate

Relativamente alle pizze, è possibile spaziare tra classiche, ripieni, montanare, stagionali e stellate, e vi è inoltre una proposta dedicata ai bambini, naturalmente all’insegna della qualità.
Qui, un esempio di pizze tradizionali ed altre di matrice estiva: 

Margherita del Vesuvio
pomodorini del piennolo del Vesuvio Dop in conserva, mozzarella di bufala campana Dop
Montanara alla genovese
sugo con cipolla ramata di Montoro, scaglie di Ragusano Dop, pepe nero di Rimbas
Parmigiana di zucchine
pacchetelle di pomodoro San Marzano Dop, zucchine San Pasquale a fette, fior di latte, Ragusano Dop grattugiato
Peperoncini e burrata
peperoncini verdi fritti, pomodorini del piennolo Dop in conserva, burrata di bufala

Il fine pasto è uno speciale omaggio alla quarta generazione dei Salvo (Giuseppe, il figlio di Francesco), e infatti si chiama “Zeppole di Giuseppe”, ovvero zeppoline fritte zuccherate aromatizzate con bucce di agrumi. 

Le Zeppole di Giuseppe
 
Alla sua sorellina Federica è invece intitolata la birra artigianale prodotta in esclusiva per i Salvo dal Birrificio Olmaia.
A riprova dell’importanza attribuita ai piccoli ospiti del locale, Francesco e Salvatore hanno ideato quattro speciali tovagliette a fumetti che illustrano il processo produttivo delle pizze. Una bella idea, per stimolare la consapevolezza di ciò che si mangia.

Gli ingredienti
L'impasto
La preparazione
 
Un percorso ben delineato e dagli esiti più che positivi, quello dei Salvo, che continua a riscuotere i consensi del pubblico e degli addetti ai lavori.

Francesco Salvo
Salvatore Salvo



Francesco & Salvatore Salvo
Largo Arso, 10/16 – San Giorgio a Cremano, Napoli
tel. 081/275306



ENGLISH VERSION 
The quality in the restaurants necessarily passes through the seasonal ingredients. The pizza makers know it well, so for some time they have started to orientate the variety of their menu on the availability of certain ingredients at certain times of the year.
Among the pioneers of this trend, Francesco and Salvatore Salvo, owners of the homonymous pizzeria in San Giorgio a Cremano who recently scored, for the second consecutive time, the highest honor awarded by the guide “Pizzerias in Italy” by Gambero Rosso, which this year won also the prize for the best selection of wines and beers.
In their rich menu with many separate sections, there’s the list of pizzas, as well as that of craft beers, wines (also by the glass, with the Enomatic system), sparkling wines and marsala that we can match and even the list of suppliers.
No ingredient is considered secondary: to every single pizza was assigned a specific extra virgin olive oil, for a perfect combination of recipes and oils.
Among the various appetizers (not-breaded fried croquettes with Taburno potatoes and also not-breaded fried rice balls), a place of honor is due to the omelette pasta, made with Gragnano bucatini topped with bechamel sauce and stuffed with ham, smoked buffalo mozzarella, pecorino romano and pepper.
Regarding the pizzas, you can choose between classic, filled, seasonal and from Michelin starred chefs, and there is also a proposal for children, high-quality of course.
The end of the meal is a special tribute to Salvos' fourth generation (Giuseppe, the son of Francesco), and in fact is called “Zeppole di Giuseppe”, in other words sweet fried dough balls flavored with citrus peels. At Giuseppe’s sister, Federica, is dedicated the craft beer produced exclusively for the Salvos from the Brewery Olmaia.
As evidence of the importance given to the little guests of the pizzeria, Francesco and Salvatore have created four special comic placemats illustrating the manufacturing process of the pizzas. A very nice idea, to stimulate awareness of what they eat.
Salvos' way is well-defined and the results are very positive, and it continues to collect the consensus of the public and professionals.

venerdì 25 luglio 2014

TE LE DO IO LE BOLLICINE 2014



“Astenersi astemi, graditi perditempo”: come non accogliere un invito del genere???
Sarebbe fin troppo facile definirla una serata frizzante. O spumeggiante. Ma la maratona etilica Te le do io le bollicine, appuntamento che da sei stagioni celebra la chiusura delle attività annuali della delegazione napoletana dell’Associazione Italiana Sommelier, è molto più di una semplice degustazione di vini.
Innanzitutto per le tipologie dei vini selezionati: esclusivamente Prosecco, Franciacorta, metodo classico, millesimato, per una corposa lista di trentacinque cantine complessive partecipanti a questa edizione. Il territorio nazionale è stato rappresentato quasi nella sua interezza, con etichette provenienti da nord a sud dello stivale.

 
In secondo luogo, per gli interventi gastronomici: non semplici crostini o assaggini, ma appetizers e piatti in senso proprio, forniti da ristoranti (uno dei quali insignito di Stella Michelin), pizzerie, pub, enopanetterie, salumerie. Grande scelta, grande qualità, grande quantità!
Spazio anche per il Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP.

Sciardac Prodotti Caseari e Salumi
Sciardac Prodotti Caseari e Salumi
Enopanetteria I Sapori della Tradizione
Enopanetteria I Sapori della Tradizione
Family Nest Pizzeria
Orto nel piatto: pane di segale, ravanelli, feta, sedano
Anna e Velia Torre (Babette) e Marianna Vitale (Sud)
Crostone con alici marinate, mozzarella di bufala campana dop, erbe amare e limoni di Procida
Marianna Vitale (Sud) - Non c'è trippa per voi
Sud: Trippa, bufala, sorbetto al limone, scaglie di cioccolato
 
Altrettanto rilevante, la scelta della location: il Nabilah, beach club affacciato sul mare di Bacoli, meta particolarmente ricercata durante la stagione estiva e apprezzata per lo splendore dei tramonti a pelo d’acqua che vi si possono ammirare.


Emozionante e festosa la cerimonia che ha visto protagonisti i neo-sommelier AIS: diploma, tastevin e spilletta d’ordinanza per tutti! Una menzione speciale per le mie amiche Roberta Porciello e Manuela Chiarolanza: congratulazioni ragazze, bel traguardo!

Tommaso Luongo, delegato Ais Napoli
Manuela e Roberta
I neo-diplomati sommelier

E poi, in ordine sparso: la versione flegrea del Bellini, la cotta della birra Agrado, la pasta e fagioli con le cozze di mezzanotte, la musica e le danze…

Il Bellini flegreo a cura del Monkey Bar di Baia

No, non è stata una serata qualsiasi.
Documentare tutto sarebbe stato impossibile; ci auguriamo di avervi trasmesso l’atmosfera dell’evento con la nostra selezione di scatti.



Nabilah
Via Spiaggia Romana, 15 – Bacoli, Napoli
tel. 081/8689433

Aziende vinicole:
Altemasi, Bellavista, Bellenda, Berlucchi, I Borboni, Borgo Molino, Bortolomiol, Braida, Ca’ del Bosco, Cantina del Taburno, Cantine Astroni, Cantine Babbo, Cantine del Mare, Casa Setaro, Casebianche, Caudrina, Contadi Castaldi, Costadilà, I Favati, Ferghettina, Ferrari, Feudi di San Gregorio, Firriato, Fratelli Berlucchi, Grotta del Sole, La Molara, Monte Rossa, Monsupello, Montesole, Fattoria La Rivolta, Tenuta Cavalier Pepe, Azienda Agricola Torre Rosazza, Vestini Campagnano, Villa Raiano, Vineyards V8+
La Bifora

Interventi gastronomici:
Chef Resident Nabilah: Antonio Molfetta
A Scirocco Trattoria - Baia
Babette - Napoli
Il Chicco di Grano - Bacoli
Family Nest Pizzeria – Monte di Procida
Mangiafoglia - Napoli
Old Friends - Bacoli
Enopanetteria I Sapori della Tradizione - Melito di Napoli
Sciardac Prodotti Caseari e Salumi - Bacoli
Sud Ristorante - Quarto
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